

SALUTO DELLA GUIDA
SOLO: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
TUTTI: AMEN.
SOLO: Benedetto sia Dio, il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
TUTTI: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Kýrie, eléison! Christe, eléison! Kýrie, eléison!
GIORNATE
LUNEDI’ 1 LUGLIO
LA RICERCA
SOLO: Mediante la preghiera del Salmo, invochiamo, fratelli e sorelle, il Signore nostro Dio, in comunione con i credenti di tutti i tempi.
SALMO 62
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
DALLA LEGGENDA MAGGIORE DI SAN BONAVENTURA
(Fonti Francescane 1040-1041)
(1040) Mentre il servo di Dio dimorava in compagnia di questo sacerdote, suo padre, lo venne a sapere e corse là con l’animo sconvolto. Ma Francesco, atleta ancora agli inizi, informato delle minacce dei persecutori e presentendo la loro venuta, volle lasciar tempo all’ira e si nascose in una fossa segreta. Vi rimase nascosto per alcuni giorni, e intanto supplicava incessantemente, tra fiumi di lacrime, il Signore, che lo liberasse dalle mani dei persecutori e portasse a compimento, con la sua bontà e il suo favore, i pii propositi che gli aveva ispirato.
(1041) Sentendosi, così, ricolmo di una grandissima gioia, incominciò a rimproverare se stesso per la propria pusillanimità e viltà e, lasciato il nascondiglio e scacciata la paura, affrontò il cammino verso Assisi. I concittadini, al vederlo squallido in volto e mutato nell’animo, ritenendolo uscito di senno, gli lanciavano contro il fango e i sassi delle strade, e, strepitando e schiamazzando, lo insultavano come un pazzo, un demente. Ma il servo di Dio, senza scoraggiarsi o turbarsi per le ingiurie, passava in mezzo a loro, come se fosse sordo. Quando suo padre sentì quello strano baccano, accorse immediatamente, non per liberare il figlio, ma piuttosto per rovinarlo: messo da parte ogni sentimento di pietà, lo trascina a casa e lo perseguita, prima con le parole e le percosse, Poi mettendolo in catene. Però quest’esperienza rendeva il giovane più pronto e più deciso nel mandare a compimento l’impresa incominciata, perché gli richiamava quel detto del Vangelo: Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
[SILENZIO]
PREGHIERA
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre
del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa,
carità perfetta
e umiltà profonda.
Dammi, Signore,
senno e discernimento
per compiere la tua vera
e santa volontà.
( San Francesco)
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MARTEDI’ 2 LUGLIO
LA CHIAMATA
SOLO: Mediante la preghiera del Salmo, invochiamo, fratelli e sorelle, il Signore nostro Dio, in comunione con i credenti di tutti i tempi.
SALMO 29
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato.
DALLA LEGGENDA MAGGIORE DI SAN BONAVENTURA
(Fonti Francescane 1038)
(1038) Il servo dell’Altissimo, in questa sua nuova esperienza, non aveva altra guida, se non Cristo, perciò Cristo, nella sua clemenza, volle nuovamente visitarlo con la dolcezza della sua grazia. Un giorno era uscito nella campagna per meditare. Trovandosi a passare vicino alla chiesa di San Damiano, che minacciava rovina, vecchia com’era, spinto dall’impulso dello Spirito Santo, vi entrò per pregare. Pregando inginocchiato davanti all’immagine del Crocifisso, si sentì invadere da una grande consolazione spirituale e, mentre fissava gli occhi pieni di lacrime nella croce del Signore, udì con gli orecchi del corpo una voce scendere verso di lui dalla croce e dirgli per tre volte: “ Francesco, va e ripara la mia chiesa che, come vedi, è tutta in rovina! ”. All’udire quella voce, Francesco rimane stupito e tutto tremante, perché nella chiesa è solo e, percependo nel cuore la forza del linguaggio divino, si sente rapito fuori dei sensi. Tornato finalmente in sé, si accinge ad obbedire, si concentra tutto nella missione di riparare la chiesa di mura, benché la parola divina si riferisse principalmente a quella Chiesa, che Cristo acquistò col suo sangue, come lo Spirito Santo gli avrebbe fatto capire e come egli stesso rivelò in seguito ai frati.
[SILENZIO]
PREGHIERA
Rapisca, ti prego, o Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose
che sono sotto il cielo,
perché io muoia
per amore dell’amore tuo,
come tuti sei degnato di morire
per amore dell’amore mio.
(San Francesco)
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MERCOLEDI’ 3 LUGLIO
LA POVERTA’
SOLO: Mediante la preghiera del Salmo, invochiamo, fratelli e sorelle, il Signore nostro Dio, in comunione con i credenti di tutti i tempi.
SALMO 34
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla
DALLA VITA DI SAN FRANCESCO DI TOMMASO DA CELANO
(394) Il beato Francesco era solito raccogliersi con i suoi compagni in un luogo presso Assisi, detto Rivotorto, dove vi era un tugurio abbandonato, in cui quegli arditi dispregiatori delle grandi e belle case vivevano e trovavano riparo nelle bufere, perché, al dire di un santo, c’è maggior speranza di salire più presto in cielo da un tugurio che da un palazzo. Se ne stavano là con il beato padre i figli e fratelli, tra molti stenti e indigenze, non di raro privi anche del ristoro del pane, contenti di sole rape che andavano a mendicare per la pianura di Assisi. Quel luogo poi era tanto angusto che a fatica vi potevano stare seduti o stesi a terra, tuttavia «non si udiva mormorazione né lamento; con la tranquillità nel cuore ognuno conservava pieno di gioia la pazienza».
(395) San Francesco ogni giorno, anzi di continuo, vigilava diligentemente su se stesso e sopra i suoi, non tollerando che restasse in loro nulla di mondano e scacciando da loro qualsiasi negligenza. Con se stesso era sempre rigoroso e sempre vigilante e se, come è naturale, lo assaliva qualche tentazione della carne, d’inverno si immergeva in una fossa piena di ghiaccio, finché il pericolo spirituale fosse scomparso. Gli altri, naturalmente, imitavano fervidamente questo suo mirabile esempio di penitenza.
(396) Insegnava loro non solo a combattere i vizi e a mortificare gli stimoli della carne, ma anche a conservare puri i sensi esterni, per i quali la morte entra nell’anima.
[SILENZIO]
PREGHIERA
Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi
con tua sorella,
la santa, pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi
con tua sorella,
la santa umiltà.
Signora santa carità,
il Signore ti salvi
con tua sorella,
la santa obbedienza.
Santissime virtù,
voi tutte salvi il Signore
dal quale venite e procedete.
(San Francesco)
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GIOVEDI’ 4 LUGLIO
LA MADONNA
CANTICO DELLA BEATA VERGINE (Lc 1, 46-55)
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
DALLA LEGGENDA MAGGIORE DI SAN BONAVENTURA (FF1048)
1048 Riparata anche questa chiesa, andò finalmente in un luogo chiamato Porziuncola, nel quale vi era una chiesa dedicata alla beatissima Vergine: una fabbrica antica, ma allora assolutamente trascurata e abbandonata. Quando l’uomo di Dio la vide così abbandonata, spinto dalla sua fervente devozione per la Regina del mondo, vi fissò la sua dimora, con l’intento di ripararla. Là egli godeva spesso della visita degli Angeli, come sembrava indicare il nome della chiesa stessa, chiamata fin dall’antichità Santa Maria degli Angeli. Perciò la scelse come sua residenza, a causa della sua venerazione per gli Angeli e del suo speciale amore per la Madre di Cristo. Il Santo amò questo luogo più di tutti gli altri luoghi del mondo. Qui, infatti, conobbe l’umiltà degli inizi; qui progredì nelle virtù; qui raggiunse felicemente la mèta. Questo luogo, al momento della morte, raccomandò ai frati come il luogo più caro alla Vergine.
[SILENZIO]
PREGHIERA
Ti saluto, Signora santa,
regina santissima,
Madre di Dio, Maria,
che sempre sei Vergine,
eletta dal santissimo Padre celeste
e da Lui, col santissimo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito,
consacrata.
Tu in cui fu ed è ogni pienezza
di grazia e ogni bene.
Ti saluto, suo palazzo.
Ti saluto, sua tenda.
Ti saluto, sua casa.
Ti saluto, suo vestimento.
Ti saluto, sua ancella.
Ti saluto, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia
e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli
affinché le rendiate,
da infedeli, fedeli a Dio.
(San Francesco)
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VENERDI’ 5 LUGLIO
LA PREGHIERA
SALMO 142
Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele,
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te è giusto.
Il nemico mi perseguita,
calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre
come i morti da gran tempo.
In me languisce il mio spirito,
si agghiaccia il mio cuore.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue opere,
medito sui tuoi prodigi.
A te protendo le mie mani,
sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore,
viene meno il mio spirito.
Non nascondermi il tuo volto,
perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia,
poiché in te confido.
Fammi conoscere la strada da percorrere,
perché a te si innalza l’anima mia.
DALLA VITA DI SAN FRANCESCO DI TOMMASO DA CELANO (FF 444-445)
[444] L’uomo di Dio Francesco sapeva ricercare non il proprio interesse, ma soprattutto quanto vedeva necessario alla salvezza del prossimo, e sopra ogni altra cosa desiderava di essere liberato dal corpo e stare con Cristo. Per questo il suo maggior impegno era di tenersi lontano dalle sollecitudini terrene, così che neppure per un istante, al contatto con la polvere mondana, fosse turbata la serenità della sua anima. Si rendeva insensibile a tutti i clamori esterni e, custodendo con tutto l’impegno i suoi sensi esteriori e dominando ogni movimento dell’anima, viveva assorto nel solo Signore. Come è detto della sposa nel Cantico dei cantici: Nelle fenditure della roccia aveva fatto il nido e nei nascondigli dei dirupi era la sua abitazione.
[445] Veramente con gioiosa devozione egli si aggirava tra le dimore celesti e, in completo annientamento di sé, dimorava a lungo come nascosto nelle piaghe del Salvatore. Perciò cercava di frequente luoghi solitari per poter rivolgere completamente la sua anima in Dio; tuttavia, quando lo riteneva opportuno, non esitava un istante a passare all’azione per dedicarsi volentieri alla salvezza del prossimo. Suo porto sicuro era la preghiera non di qualche minuto, o vuota, o pretenziosa, ma prolungata per lungo tempo, piena di devozione e di serena umiltà. Se la iniziava la sera, a mala pena terminava la mattina. Era sempre intento alla preghiera, sia che camminasse, o sedesse, sia nel mangiare e nel bere. Di notte si recava, solo, nelle chiese abbandonate e sperdute a pregare; così, con la grazia del Signore, riusciva a trionfare di molti timori e di angustie spirituali.
[SILENZIO]
PREGHIERA
Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.
TU SEI FORTE, TU SEI GRANDE, TU SEI ALTISSIMO,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
TU SEI TRINO ED UNO, SIGNORE DIO DEGLI DÈI,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
Signore Dio vivo e vero.
TU SEI AMORE E CARITÀ, TU SEI SAPIENZA,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
TU SEI BELLEZZA,
TU SEI SICUREZZA, TU SEI QUIETE.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
TU SEI GIUSTIZIA E TEMPERANZA,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
TU SEI BELLEZZA, TU SEI MANSUETUDINE.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
TU SEI FORTEZZA, TU SEI RIFUGIO.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,
TU SEI LA NOSTRA CARITÀ,
TU SEI TUTTA LA NOSTRA DOLCEZZA,
Tu sei la nostra vita eterna,
GRANDE E AMMIRABILE SIGNORE,
DIO ONNIPOTENTE,
MISERICORDIOSO SALVATORE.
(San Francesco)
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CANONE per introdurci e per concludere la preghiera
1. Ubi caritas et amor,
ubi caritas Deus ibi est.
2. Laudate omnes gentes,
laudate Dominum!
Laudate omnes gentes,
laudate Dominum!
3. Dona la pace Signore,
a chi confida in te.
(Dona) dona la pace Signore,
dona la pace.
4. Bless the Lord, my soul,
and bless God’s holy name.
Bless the Lord, my soul,
who leads me into life.
5. Misericordias Domini
in aeternum cantabo.
6. Il Signore è la mia forza
e io spero in Lui,
il Signore è il Salvatore
in Lui confido non ho timor,
in Lui confido non ho timor.
7. Nulla ti tubi, nulla ti spaventi;
chi ha Dio, nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi:
solo Dio basta.
8. In questa oscurità,
accendi la fiamma
del tuo amor, Signor,
del tuo amor, Signor
9. Veni, Sancte Spiritus,
tui amoris ignem accende.
Veni Sancte Spiritus,
veni Sancte Spiritus.
10. Restate qui,
vegliate con me,
vegliate e pregate.
Vegliate e pregate .
11. Il Signore ti ristora.
Dio non allontana.
Il Signore viene ad incontrarti.
Viene ad incontrarti
12. Sei il mio Pastore,
nulla mi mancherà.
Sei il mio Pastore,
nulla mi mancherà.
13. Apri i miei occhi
per vedere Gesù:
sentirlo, toccarlo,
per dirgli che l’amo.
Fa che io ascolti
le sue parole:
apri i miei occhi,
ti prego, Signore.
14. Laudate Dominum,
laudate dominum,
omnes gentes alleluia.
15. Christe Salvator,
Filius Patris,
dona nobis pacem.
16. Tu sei sorgente viva,
tu sei fuoco, sei carità.
Vieni Spirito Santo,
vieni Spirito Santo!
17. Parla Signore,
parlaci ancora,
la tua parola ci trasfigura.
18. Ora lascia oh Signore
che io vada in pace
perché ho visto le tue meraviglie
il tuo popolo in festa
per le strade correrà
a portare le tue meraviglie (x2).
19. Magnificat, magnificat,
magnificat, anima mea, Dominum …
Magnificat, magnificat,
magnificat, anima mea, …
20. Bonum est confidere
in Domino.
Bonum sperare
in Domino.
21. Questa notte,
non è più notte
davanti a te …
il buio come luce rispende!
22. Salve Regina,
Madre di misericordia
vita dolcezza e speranza nostra salve.
Salve Regina. (bis)
A te ricorriamo
esuli figli di Eva
a te sospiriamo piangenti
in questa valle di lacrime.
Avvocata nostra
volgi a noi gli occhi tuoi,
mostraci dopo questo esilio
il frutto del tuo seno Gesù.
Salve Regina,
Madre di Misericordia
o Clemente, o Pia,
o dolce Vergine Maria.
Salve Regina.
Salve Regina.
Salve. Salve.
PREGHIERA FINALE
Lunedi
Solo:
Gesù nostra gioia, tu vuoi per noi un cuore semplice, come una primavera del cuore. Allora le cose complicate dell’esistenza ci paralizzano meno.
Tutti:
Tu ci dici: non inquietarti, e anche se la tua fede è piccolissima, io, il Cristo, resto sempre con te.
Solo:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti:
AMEN!
AVE MARIA
Martedì
Solo:
Gesù nostra pace, se le nostre labbra si mantengono nel silenzio, il nostro cuore ti ascolta e ti parla.
Tutti:
E tu dici a ciascuno: abbandonati con semplicità alla vita dello Spirito Santo, la tua poca fede basterà.
Solo:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti:
AMEN!
AVE MARIA
Mercoledì
Solo:
Dio di tutti i viventi, accordaci di abbandonarci in te, nel silenzio e nell’amore. Abbandonarci in te non è certo una cosa abituale della nostra condizione umana.
Tutti:
Ma tu intervieni fino nell’intimo di noi stessi e vuoi per noi la chiarezza di una speranza.
Solo:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti:
AMEN!
AVE MARIA
Giovedì
Solo:
Gesù, luce dei nostri cuori, dal giorno della tua risurrezione, sempre ci vieni incontro. Dovunque noi siamo, sempre tu ci aspetti.
Tutti:
E ci dici: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò».
Solo:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti:
AMEN!
AVE MARIA
Venerdì
Solo:
Dio vivente, per quanto povera sia la nostra preghiera, noi ti cerchiamo con fiducia. E il tuo amore scava un passaggio attraverso le nostre esitazioni e anche i nostri dubbi.
Tutti:
Ci hai benedetto, Dio vivente, tu nascondi il nostro passato nel cuore di Cristo e del nostro futuro e te ne prendi cura.
Solo:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Tutti:
AMEN!
AVE MARIA