Adorazione vocazionale

… in preparazione alla Ordinazione Diaconale di Roberto Grilletti

Canto iniziale:
Lodi all’Altissimo

Tu sei Santo Signore Dio,
Tu sei forte, Tu sei grande,
Tu sei l’Altissimo l’Onnipotente,
Tu Padre Santo, Re del cielo.

Tu sei trino, uno Signore,
Tu sei il bene, tutto il bene,
Tu sei l’Amore, Tu sei il vero,
Tu sei umiltà, Tu sei sapienza.

Tu sei bellezza, Tu sei la pace,
La sicurezza il gaudio la letizia,
Tu sei speranza, Tu sei giustizia,
Tu temperanza e ogni ricchezza.

Tu sei il Custode, Tu sei mitezza,
Tu sei rifugio, Tu sei fortezza,
Tu carità, fede e speranza,
Tu sei tutta la nostra dolcezza.

Tu sei la Vita eterno gaudio
Signore grande Dio ammirabile,
Onnipotente o Creatore
O Salvatore di misericordia.

PREGHIERA INIZIALE

Sac.  Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti  Amen
Sac.  Il Signore sia con voi.
Tutti  E con il tuo Spirito

Tutti:  Qualunque sia la nostra età  ti seguiremo, Signore,
come gli operai che tu andavi a chiamare sulla piazza,
a tutte le ore perché lavorassero nel tuo campo.

Solista: ti seguirò anche  se il mondo non capisce e qualche volta disprezza chi si dona completamente a te.
Tutti: Ti seguiremo per compiere l’opera che tu hai incominciato e noi, con il tuo aiuto la porteremo a termine.

Solista: Ti seguirò con la prontezza di Pietro e Andrea, di Giacomo e di Giovanni che, lasciate le reti e il loro padre, si donarono totalmente a Te e alla tua opera.
Tutti: Ti seguiremo, e non chiederemo altro premio che Te e il tuo amore. Signore, ti seguiremo per sempre. Amen.

Sac. O Dio, Padre dei credenti, che estendendo a tutti gli uomini il dono dell’adozione filiale, moltiplichi in tutta la terra i tuoi figli, e nel sacramento pasquale del Battesimo adempi la promessa fatta ad Abramo di renderlo padre di tutte le nazioni, concedi al tuo popolo di rispondere degnamente alla grazia della tua chiamata.  Per Cristo nostro Signore. AMEN!

Salmo 138
(Si alternano due giovani e l’assemblea.)

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo
e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,

osservi il mio cammino e il mio
riposo, ti sono note tutte le mie vie.
La mia parola non è ancora sulla

lingua ed ecco, Signore,
già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua
conoscenza, troppo alta,
per me inaccessibile.

Dove andare lontano dal tuo
spirito? Dove fuggire dalla tua
presenza? Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Se dico: “Almeno le tenebre mi
avvolgano e la luce intorno a me
sia notte”, nemmeno le tenebre
per te sono tenebre e la notte è
luminosa come il giorno; per te
le tenebre sono come luce.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie: hai fatto di me
una meraviglia stupenda; meravigliose
sono le tue opere, le riconosce
pienamente l’anima mia.

Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro
i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi
pensieri, quanto grande il loro
numero, o Dio! Se volessi contarli,
sono più della sabbia.
Mi risveglio e sono ancora con te.

Se tu, Dio, uccidessi i malvagi!
Allontanatevi da me, uomini

sanguinari! Essi parlano contro di te
con inganno, contro di te si alzano invano.

Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano!
Quanto detesto quelli che si oppongono a te!
Li odio con odio implacabile,
li considero miei nemici.

Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di Eternità.

PAUSA DI SILENZIO

Canone: Ubi Caritas

Ubi caritas et amor,
Ubi Caritas,
Deus ibi est.

IN ASCOLTO DELLA PAROLA 

Dal Vangelo secondo Giovanni 21,1-19

1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. Gli dissero: “Veniamo anche noi con te”. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. 4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: “Figlioli, non avete nulla da  mangiare?”.  Gli risposero: “No”. 6Allora egli disse loro: “Gettate la rete dalla parte  destra della barca e troverete”. La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore!”. Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. 9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: “Portate un po’ del pesce che avete preso ora”. 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: “Venite a mangiare”.  E nessuno dei discepoli osava domndargli: “Chi sei?”, perché sapevano bene che era il Signore13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?”. Gli rispose: “Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pasci i miei agnelli”. 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami?”. Gli rispose: “Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene”. Gli disse: “Pascola le mie pecore”. 17Gli disse per la terza volta: “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?”. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: “Mi vuoi bene?”, e gli disse: “Signore, tu  conosci tutto; tu sai che ti voglio bene”. Gli rispose Gesù: “Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi”. 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: “Seguimi”.

PAUSA DI SILENZIO

Canone di Taizè: Confitemini Domino

Confitemini Domino,
Quoniam Bonus!
Confitemini Domino,
Alleluia!

… per riflettere

Dal discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Simposio “per una teologia fondamentale del sacerdozio”

Non dobbiamo mai dimenticare che ogni vocazione specifica, compresa quella all’Ordine, è compimento del Battesimo. È sempre una grande tentazione vivere un sacerdozio senza Battesimo – e ce ne sono, sacerdoti “senza Battesimo” –, senza cioè la memoria che la nostra prima chiamata è alla santità.

Essere santi significa conformarsi a Gesù e lasciare che la nostra vita palpiti con i suoi stessi sentimenti (cfr Fil 2,15). Solo quando si cerca di amare come Gesù ha amato, anche noi rendiamo visibile Dio e quindi realizziamo la nostra vocazione alla santità. Ben a ragione San Giovanni Paolo II ci ricordava che «il sacerdote, come la Chiesa, deve crescere nella coscienza del suo permanente bisogno di essere evangelizzato» (Esort. ap. Post sin. Pastores dabo vobis, 25 marzo 1992, 26).

E vai a dire tu a qualche vescovo, a qualche sacerdote che dev’essere evangelizzato… non capiscono. E questo succede, è il dramma di oggi. Ogni vocazione specifica va sottoposta a questo tipo di discernimento. La nostra vocazione è prima di tutto una risposta a Colui che ci ha amato per primo (cfr 1 Gv 4,19). E questa è la fonte della speranza poiché, anche in mezzo alla crisi, il Signore non smette di amare e, perciò, di chiamare.

E di questo ciascuno di noi è testimone: un giorno il Signore ci ha trovato lì dove eravamo e come eravamo, in ambienti contraddittori o con situazioni familiari complesse. A me piace rileggere Ezechiele 16 e a volte identificarmi: mi ha trovato qui, mi ha trovato così, e mi ha portato avanti… Ma questo non lo ha distolto dalla volontà di scrivere, per mezzo di ognuno di noi, la storia della salvezza.

Fin dall’inizio fu così – pensiamo a Pietro e Paolo, Matteo…, per nominare alcuni –. L’aver scelto loro non deriva da un’opzione ideale ma da un impegno concreto con ciascuno di essi. Ognuno, guardando la propria umanità, la propria storia, la propria  indole, non deve chiedersi se una scelta vocazionale è conveniente o meno, ma se in coscienza quella vocazione dischiude in lui quel potenziale di Amore che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo.

Testimonianza di Roberto

Canto di adorazione:
Il Disegno

Nel mare del silenzio
una voce si alzò,
da una notte senza confini
una luce brillò,
dove non c’era niente,
quel giorno.

Avevi scritto già
il mio nome lassù nel cielo
avevi scritto già

la mia vita insieme a Te,
avevi scritto già di me.

E quando la Tua mente
fece splendere le stelle,
e quando le Tue mani
modellarono la terra,
dove non c’era niente
quel giorno.

Avevi scritto già …

E quando hai calcolato
la profondità del cielo,
e quando hai colorato
ogni fiore della terra,
dove non c’era niente,
quel giorno.

Avevi scritto già …

E quando hai disegnato
le nubi e le montagne,
e quando hai disegnato
il cammino di ogni uomo,
l’avevi fatto anche per me.

Se ieri non sapevo,
oggi ho incontrato Te,
e la mia libertà

è il tuo disegno su di me,
non cercherò più niente

perchè tu mi salverai.

PREGHIAMO PER LE VOCAZIONI

Sac. Padre Santo,
Tu hai formato l’uomo
con sapienza e con amore
e hai affidato alle sue mani
l’opera della creazione.

Tutti  Guarda con tenerezza di Padre
tutti noi tuoi figli,
ragazzi e ragazze, piccoli e grandi.
Accendi in noi il desiderio
della vera gioia perché,
guidati dalla Tua Parola,
possiamo ASCOLTARE la Tua voce,
COMPRENDERE la Tua volontà
e SCEGLIERE
“il colore della nostra vita” 
per riflettere meglio
quel meraviglioso
POLIEDRO CHE E’ LA CHIESA.

Sac. Il Tuo figlio Gesù
e lo Spirito Santo
con cui formi una sola famiglia,
ci aiutino a CAMMINARE INSIEME
ai fratelli e sorelle
che poni al nostro fianco
per edificare la Chiesa,
grembo generativo
di ogni VOCAZIONE.

Tutti La Vergine Maria Odegitria
e i Santi Patroni Nicola e Sabino,
ci sostengano
nel cammino di santità
che hai tracciato per noi,
per essere con la nostra vita
riflesso del Tuo amore
che si dona senza misura.

            (don Nicola Simonetti)

ACCLAMAZIONI

Ripetiamo insieme ad ogni Acclamazione: INSEGNACI AD AMARE SIGNORE

Tu che sei Amore del Padre

Tu che sei “Via, Verità e Vita”

Tu che sei Spirito d’Amore

Tu che sei Pane di Vita

Tu che ci illumini e sostieni con la Tua Parola

Tu che sei il Buon Pastore

Tu che ci Ami per primo

Tu che ci hai creato a Tua immagine e somiglianza

Tu che chiami tutti i Battezzati a “prendere il largo”

Tu che ci chiami per nome

Tu che bussi alla porta del nostro cuore

Tu che conosci le nostre gioie e le nostre attese

Tu che ci dici: “Vieni e Seguimi”

Tu che chiami operai nella Tua vigna

Tu che chiami giovani a consacrarsi a Te

Tu che chiami le famiglie ad una testimonianza di amore fedele

Tu che ci invii come testimoni nel mondo

Tu che ci inviti ad amarci gli uni gli altri

Tu che sei roccia salda che sostiene e da sicurezza

Tu che ci doni Maria tua Madre

Tu che ci doni lo Spirito Santo

Tu che sei nostro Salvatore          
BENEDETTO NEI SECOLI SIGNORE

Canto finale: Camminerò

Camminerò, camminerò,
nella tua strada Signor.
Dammi la mano, voglio restar,

per sempre insieme a te.

Quando ero solo, solo e stanco del mondo
quando non c’era l’Amor,
tante persone vidi intorno a me;
sentivo cantare cosi. Camminerò…

Io non capivo ma rimasi a sentire
quando il Signore mi parlo:
lui mi chiamava, chiamava anche me,
e la mia risposta si alzò. Camminerò…

Or non mi importa se uno ride di me,
lui certamente non sa,
del gran regalo che ebbi quel dì,
che dissi al Signore cosi. Camminerò…

A volte son triste ma mi guardo intorno,
scopro il mondo e l’amor;
son questi i doni che lui fa a me,
felice ritorno a cantar. Camminerò…