GIORNATA COMUNITARIA Domenica 14 DICEMBRE 2025

  • Informazioni: Arrivo: ore 9.00 – Ripartenza ore 17.00
  • Interverrà la prof. Annalisa Caputo, già responsabile del Cammino Sinodale Diocesano, responsabile del Centro Volontari della Sofferenza di Bari.

La giornata sarà scandita dalla preghiera comune e dalla Messa, dall’ascolto della testimonianza di Annalisa, dai tavoli sinodali di tutti i presenti, dagli spazi liberi di incontro. Questa volta saranno con noi anche i ministranti e le loro famiglie.

Per il pranzo, consumeremo TUTTI INSIEME UN PRIMO di pasta al forno, fornito in loco. Le famiglie porteranno da sé tutto il resto, comprese tovaglie, posate, etc… PREGO DI NON PORTARE PIU’ DI QUANTO NECESSARIO PER OGNI PERSONA. Contributo per il pasto e la partecipazione € 6,00 a persona.

Per raggiungere la casa, portarsi con l’auto propria o chiedere un passaggio a don Gaetano, sulla 16 bis verso Brindisi. Prendere l’uscita per Noicattaro, indicata dai pannelli in foto e proseguire sulla complanare, fino alla nuova indicazione per la Domus che invita a girare a destra.

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Relazione sul Fonte battesimale

Premessa

Il progetto del fonte battesimale è stato concepito per integrarsi armoniosamente con il significato spirituale e liturgico del rito del Battesimo, sia per immersione che per infusione. Realizzato in pregiato marmo di Apricena, il fonte occupa una posizione centrale all’interno dello spazio sacro, con un forte richiamo simbolico alla tradizione cristiana. La struttura include una vasca per il battesimo per immersione, alimentata direttamente dal fonte stesso, dove viene amministrato il battesimo per infusione. Il fonte funge da sorgente continua di acqua purificatrice, rendendo tangibile l’idea della grazia che fluisce incessantemente dal sacrificio di Cristo.

Luogo liturgico: Fonte Battesimale

Il fonte battesimale è di forma ottagonale, richiamando uno dei simboli più profondi della fede cristiana: l’”ottavo giorno”. Questo riferimento al giorno della Resurrezione di Cristo, noto come il giorno che porta alla vera salvezza, è un elemento teologico centrale nella tradizione cristiana. Sant’Agostino lo descrive come “il numero che ha recato al popolo la vera salvezza con la luce di Cristo risorto”, Questo potente simbolo teologico è rappresentato nella scelta della forma ottagonale del fonte, collegando il rito battesimale alla promessa di vita eterna.

Sotto il fonte ottagonale, la pavimentazione presenta un disegno a forma di ellisse che richiama ulteriori simboli della fede. La forma ellittica, infatti, ha radici nell’antichità cristiana, dove veniva associata al pesce, uno dei primi simboli di Cristo, e alla mandorla, emblema della gloria divina. Inoltre, il disegno ellittico della pavimentazione evoca il fianco trafitto di Cristo, da cui scaturirono sangue e acqua, segno della redenzione e della nuova vita offerta attraverso il Battesimo. Questa doppia forma – ottagonale sopra ed ellittica sotto – crea un collegamento tra la resurrezione e la figura di Cristo come sorgente di vita, con l’ellisse che diventa un richiamo visivo e simbolico al sacrificio redentore.

Il progetto del fonte si integra perfettamente con la liturgia battesimale, richiamando il testo del rito della benedizione: “Di qui fluisce l’onda purificatrice che travolge i peccati e fa sorgere nuovi germogli di virtù e di grazia. Di qui scaturisce la sorgente che emana dal fianco di Cristo e chi ne attinge entra nella vita eterna.” Questo richiamo al fianco trafitto di Cristo, da cui scaturiscono acqua e sangue, è rappresentato sia simbolicamente attraverso la forma del fonte e della vasca, sia materialmente mediante l’acqua che scorre perennemente dalla sorgente ottagonale, nutrendo la vasca di immersione. Il motivo ellittico alla base del fonte funge da richiamo visivo al fianco trafitto, rendendo il pavimento stesso parte integrante del messaggio teologico.

Parte integrante dell’esperienza del Battesimo per immersione è rappresentata dai tre gradini che conducono alla vasca. Questi gradini sono progettati seguendo l’insegnamento di San Cirillo, che sottolinea il significato simbolico di ogni passaggio come un viaggio dal rito al mistero, valorizzando l’effetto psicologico della sorpresa e l’intensità dell’esperienza vissuta nella notte pasquale.

Il rito dell’immersione, come spiegato da San Cirillo, è un momento carico di significato spirituale: “Per tre volte siete stati immersi nell’acqua e per ciascuna delle tre siete riemersi, per simboleggiare i tre giorni della sepoltura di Cristo, imitando, cioè, con questo rito il nostro Salvatore, che passò tre giorni e tre notti nel seno della terra. […] Mistero della morte e della nascita, quest’acqua di salvezza è stata per voi tomba e madre…”. Ogni immersione ricorda il sepolcro di Cristo, mentre ogni emersione segna la rinascita nella luce della Resurrezione, trasformando così l’acqua battesimale in un segno concreto di morte e rinascita spirituale.

Il Cero Pasquale occupa un ruolo rilevante nell’area del fonte battesimale, poiché richiama il mistero di Cristo morto e risorto e simboleggia la luce divina che illumina i neo-battezzati. Durante

il tempo pasquale, il cero è posto in posizione privilegiata nell’assemblea liturgica; terminato questo periodo, trova collocazione stabile nell’area del battistero.

Nel caso specifico il parapetto che costituisce la vasca battesimale è stato progettato per ospitare il cero pasquale al di fuori del tempo pasquale, conferendogli una posizione dignitosa e di rilievo. Qui il cero rimane ben visibile, acceso durante le celebrazioni battesimali, affinché alla sua fiamma possano essere accese le candele dei neo-battezzati, un gesto che rappresenta la partecipazione al mistero pasquale di Cristo e la chiamata a vivere come figli della luce (cfr. RBB, n. 25; RICA, n. 25).

Si sottolinea inoltre che è in fase di studio lo sviluppo di un’opera d’arte iconografica che arricchirà l’area battesimale. Quest’opera – che potrà consistere in un mosaico, una pittura murale o un altro intervento artistico – sarà ideata per integrarsi armoniosamente con lo spazio liturgico, esprimendo il significato profondo del sacramento del Battesimo e il tema della rinascita spirituale.

L’opera comprenderà anche una nicchia per la custodia degli Oli Santi, utilizzati nei sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Unzione degli Infermi. La nicchia sarà progettata con cura per essere parte integrante dello spazio, valorizzando la presenza degli Oli come segno visibile del dono dello Spirito Santo e della grazia sacramentale.

Materiali e Finiture

Il marmo di Apricena, utilizzato per la realizzazione del fonte, conferisce all’opera una presenza solida e nobile. La pavimentazione, inoltre, è impreziosita da un intarsio in marmi policromi che evocano l’acqua, elemento essenziale  del  rito  battesimale.  L’uso  di  tre  diversi  tipi di  marmo rappresenta l’acqua come simbolo di vita, una sorgente da cui scaturiscono fiumi  che portano vita e salvezza, estendendosi idealmente verso i quattro punti cardinali della terra.

L’intarsio non è solo decorativo, ma ha un significato profondo: esso richiama la grazia che il sacramento del Battesimo porta all’umanità intera. Le quattro punte degli archi, realizzate in marmo giallo Provenza, si proiettano verso i quattro punti cardinali, simboleggiando l’universalità della salvezza e della grazia divina che fluisce attraverso il Battesimo.

Conclusione

Il fonte battesimale si configura come un’opera d’arte liturgica che fonde simbolismo e teologia in una forma esteticamente e spiritualmente significativa. Il marmo di Trani, gli intarsi policromi, la struttura ottagonale e la forma ellittica lavorano insieme per definire il luogo liturgico dove il rito del Battesimo diventa un’esperienza profonda di rinascita e salvezza in Cristo. Ogni elemento del progetto concorre a rafforzare il messaggio di redenzione e vita nuova che il sacramento del Battesimo porta con sé, con un richiamo costante al sacrificio di Cristo e alla sua offerta di salvezza.

Équipe di progettazione Pie Discepole del Divin Maestro.

Roma, 5 dicembre, 2024