Relazione sul Fonte battesimale

Premessa

Il progetto del fonte battesimale è stato concepito per integrarsi armoniosamente con il significato spirituale e liturgico del rito del Battesimo, sia per immersione che per infusione. Realizzato in pregiato marmo di Apricena, il fonte occupa una posizione centrale all’interno dello spazio sacro, con un forte richiamo simbolico alla tradizione cristiana. La struttura include una vasca per il battesimo per immersione, alimentata direttamente dal fonte stesso, dove viene amministrato il battesimo per infusione. Il fonte funge da sorgente continua di acqua purificatrice, rendendo tangibile l’idea della grazia che fluisce incessantemente dal sacrificio di Cristo.

Luogo liturgico: Fonte Battesimale

Il fonte battesimale è di forma ottagonale, richiamando uno dei simboli più profondi della fede cristiana: l’”ottavo giorno”. Questo riferimento al giorno della Resurrezione di Cristo, noto come il giorno che porta alla vera salvezza, è un elemento teologico centrale nella tradizione cristiana. Sant’Agostino lo descrive come “il numero che ha recato al popolo la vera salvezza con la luce di Cristo risorto”, Questo potente simbolo teologico è rappresentato nella scelta della forma ottagonale del fonte, collegando il rito battesimale alla promessa di vita eterna.

Sotto il fonte ottagonale, la pavimentazione presenta un disegno a forma di ellisse che richiama ulteriori simboli della fede. La forma ellittica, infatti, ha radici nell’antichità cristiana, dove veniva associata al pesce, uno dei primi simboli di Cristo, e alla mandorla, emblema della gloria divina. Inoltre, il disegno ellittico della pavimentazione evoca il fianco trafitto di Cristo, da cui scaturirono sangue e acqua, segno della redenzione e della nuova vita offerta attraverso il Battesimo. Questa doppia forma – ottagonale sopra ed ellittica sotto – crea un collegamento tra la resurrezione e la figura di Cristo come sorgente di vita, con l’ellisse che diventa un richiamo visivo e simbolico al sacrificio redentore.

Il progetto del fonte si integra perfettamente con la liturgia battesimale, richiamando il testo del rito della benedizione: “Di qui fluisce l’onda purificatrice che travolge i peccati e fa sorgere nuovi germogli di virtù e di grazia. Di qui scaturisce la sorgente che emana dal fianco di Cristo e chi ne attinge entra nella vita eterna.” Questo richiamo al fianco trafitto di Cristo, da cui scaturiscono acqua e sangue, è rappresentato sia simbolicamente attraverso la forma del fonte e della vasca, sia materialmente mediante l’acqua che scorre perennemente dalla sorgente ottagonale, nutrendo la vasca di immersione. Il motivo ellittico alla base del fonte funge da richiamo visivo al fianco trafitto, rendendo il pavimento stesso parte integrante del messaggio teologico.

Parte integrante dell’esperienza del Battesimo per immersione è rappresentata dai tre gradini che conducono alla vasca. Questi gradini sono progettati seguendo l’insegnamento di San Cirillo, che sottolinea il significato simbolico di ogni passaggio come un viaggio dal rito al mistero, valorizzando l’effetto psicologico della sorpresa e l’intensità dell’esperienza vissuta nella notte pasquale.

Il rito dell’immersione, come spiegato da San Cirillo, è un momento carico di significato spirituale: “Per tre volte siete stati immersi nell’acqua e per ciascuna delle tre siete riemersi, per simboleggiare i tre giorni della sepoltura di Cristo, imitando, cioè, con questo rito il nostro Salvatore, che passò tre giorni e tre notti nel seno della terra. […] Mistero della morte e della nascita, quest’acqua di salvezza è stata per voi tomba e madre…”. Ogni immersione ricorda il sepolcro di Cristo, mentre ogni emersione segna la rinascita nella luce della Resurrezione, trasformando così l’acqua battesimale in un segno concreto di morte e rinascita spirituale.

Il Cero Pasquale occupa un ruolo rilevante nell’area del fonte battesimale, poiché richiama il mistero di Cristo morto e risorto e simboleggia la luce divina che illumina i neo-battezzati. Durante

il tempo pasquale, il cero è posto in posizione privilegiata nell’assemblea liturgica; terminato questo periodo, trova collocazione stabile nell’area del battistero.

Nel caso specifico il parapetto che costituisce la vasca battesimale è stato progettato per ospitare il cero pasquale al di fuori del tempo pasquale, conferendogli una posizione dignitosa e di rilievo. Qui il cero rimane ben visibile, acceso durante le celebrazioni battesimali, affinché alla sua fiamma possano essere accese le candele dei neo-battezzati, un gesto che rappresenta la partecipazione al mistero pasquale di Cristo e la chiamata a vivere come figli della luce (cfr. RBB, n. 25; RICA, n. 25).

Si sottolinea inoltre che è in fase di studio lo sviluppo di un’opera d’arte iconografica che arricchirà l’area battesimale. Quest’opera – che potrà consistere in un mosaico, una pittura murale o un altro intervento artistico – sarà ideata per integrarsi armoniosamente con lo spazio liturgico, esprimendo il significato profondo del sacramento del Battesimo e il tema della rinascita spirituale.

L’opera comprenderà anche una nicchia per la custodia degli Oli Santi, utilizzati nei sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Unzione degli Infermi. La nicchia sarà progettata con cura per essere parte integrante dello spazio, valorizzando la presenza degli Oli come segno visibile del dono dello Spirito Santo e della grazia sacramentale.

Materiali e Finiture

Il marmo di Apricena, utilizzato per la realizzazione del fonte, conferisce all’opera una presenza solida e nobile. La pavimentazione, inoltre, è impreziosita da un intarsio in marmi policromi che evocano l’acqua, elemento essenziale  del  rito  battesimale.  L’uso  di  tre  diversi  tipi di  marmo rappresenta l’acqua come simbolo di vita, una sorgente da cui scaturiscono fiumi  che portano vita e salvezza, estendendosi idealmente verso i quattro punti cardinali della terra.

L’intarsio non è solo decorativo, ma ha un significato profondo: esso richiama la grazia che il sacramento del Battesimo porta all’umanità intera. Le quattro punte degli archi, realizzate in marmo giallo Provenza, si proiettano verso i quattro punti cardinali, simboleggiando l’universalità della salvezza e della grazia divina che fluisce attraverso il Battesimo.

Conclusione

Il fonte battesimale si configura come un’opera d’arte liturgica che fonde simbolismo e teologia in una forma esteticamente e spiritualmente significativa. Il marmo di Trani, gli intarsi policromi, la struttura ottagonale e la forma ellittica lavorano insieme per definire il luogo liturgico dove il rito del Battesimo diventa un’esperienza profonda di rinascita e salvezza in Cristo. Ogni elemento del progetto concorre a rafforzare il messaggio di redenzione e vita nuova che il sacramento del Battesimo porta con sé, con un richiamo costante al sacrificio di Cristo e alla sua offerta di salvezza.

Équipe di progettazione Pie Discepole del Divin Maestro.

Roma, 5 dicembre, 2024

RIFLESSIONI SULLA 2ª DOMENICA DI PASQUA (DOMENICA DELLA MISERICORDIA DIVINA), ANNO C

INTRODUZIONE

Le letture odierne ci offrono profonde intuizioni sulla natura della misericordia di Dio e su come essa trasformi le nostre vite.

  1. LA MISERICORDIA CI RAGGIUNGE ANCHE DIETRO PORTE CHIUSE

Nessuna paura, peccato o fallimento può bloccare la misericordia di Dio dal raggiungere il cuore umano. Quando ci sentiamo intrappolati dalle nostre lotte, possiamo invitare Cristo in quel luogo attraverso la preghiera, fiduciosi che la Sua misericordia è più grande di qualsiasi muro che abbiamo costruito. Questo è bellamente illustrato nella lettura del Vangelo (Giovanni 20:19-31), dove Gesù appare ai discepoli nonostante le porte chiuse, portando loro pace e perdono.

  1. LA MISERICORDIA DI DIO CI INCONTRA DOVE SIAMO, NON DOVE PENSIAMO DI DOVER ESSERE

Dio non esige perfezione prima di offrire la Sua misericordia. Al contrario, Egli accoglie onestà, vulnerabilità e umile riconoscimento della debolezza. Possiamo avvicinarci a Dio sinceramente, portando i nostri dubbi, ferite e debolezze alla Sua presenza, sapendo che la Sua misericordia ci abbraccia esattamente dove siamo.

  1. GUARIGIONE E NUOVA VITA FLUISCONO DALLE COMUNITÀ CHE PRATICANO LA MISERICORDIA

Dove la misericordia è vissuta attraverso il perdono, la pazienza e la compassione, avviene una guarigione autentica e una crescita all’interno della comunità. Possiamo creare spazi di misericordia nelle nostre famiglie, parrocchie e relazioni scegliendo il perdono al posto del risentimento. Le nostre parole e azioni possono diventare strumenti di guarigione ovunque ci troviamo.

  1. LA MISERICORDIA TI INVITA ALLA MISSIONE, NON SOLO AL CONFORT

Ricevere la misericordia di Dio non è la fine; è l’inizio di una nuova missione per portare pace, riconciliazione e speranza agli altri. Possiamo chiedere ogni giorno allo Spirito Santo la grazia di essere un segno visibile della misericordia di Dio per gli altri, cercando piccole opportunità per offrire pace, incoraggiamento e compassione nella nostra vita quotidiana.

  1. LA MISERICORDIA DIVINA TI DÀ IL CORAGGIO DI RICOMINCIARE

La misericordia di Dio ci libera dalla paura e ci dà la forza di risorgere dai fallimenti passati, riscrivere le nostre vite nella speranza e andare avanti nella fede. Prendi un passo concreto oggi verso la guarigione o la riconciliazione, non importa quanto piccolo. Credi che con la misericordia, Dio, ogni giorno offre un nuovo inizio e una nuova storia.

Che queste riflessioni ci guidino nel nostro cammino di fede e che la misericordia di Dio continui a trasformare le nostre vite e comunità.
Amen.

Don Nathaniel Bali