DOMENICA VII di PASQUA (B) ASCENSIONE DEL SIGNORE

12 maggio 2024

MESSA PREGHIERE

  1. Introduzione
  2. LETTURE
  3. CREDO Professione di fede
  4. Preghiera dei fedeli
  5. Avvisi
INTRODUZIONE

INVOCAZIONI PENITENZIALI

Celebrante:
Per vivere pienamente questa festa, riconosciamo di essere peccatori. Siamo così spesso ripiegati su noi stessi, contiamo solo sulle nostre forze e siamo così poco sensibili a ciò che accade agli altri.

Signore Gesù, ti cerchiamo tra le nubi del cielo invece di riconoscerti nei nostri fratelli. Kýrie, eléison! Kýrie eléison!

– Cristo Gesù, parliamo di te al passato, mentre tu continui ad agire e a parlarci oggi. Christe, eléison! Christe, eléison!

– Signore Gesù, fuggiamo dalle nostre responsabilità invece di impegnarci a costruire fin da quaggiù una terra nuova. Kýrie, eléison! Kýrie eléison!

Celebrante:
Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. AMEN!

GLORIA A DIO
nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo,
ti benediciamo,
ti adoriamo,
ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio,
Re del cielo,
Dio Padre Onnipotente,
Signore Figlio unigenito Gesù Cristo,
Signore Dio,
Agnello di Dio,
Figlio del Padre
Tu che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi,
Tu che togli i peccati del mondo
accogli la nostra supplica,
Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi,
perchè Tu solo il Santo,
Tu solo il Signore,
Tu solo l’Altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre.
Amen.


PREGHIAMO

Esulti di santa gioia
la tua Chiesa, o Padre,
per il mistero che celebra
in questa liturgia di lode,
poiché nel tuo Figlio asceso al cielo
la nostra umanità
è innalzata accanto a te,
e noi, membra del suo corpo,
viviamo nella speranza
di raggiungere Cristo,
nostro capo, nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

Oppure:

Dio onnipotente,
concedi che i nostri cuori
dimorino nei cieli,
dove noi crediamo che oggi è asceso
il tuo Unigenito,
nostro redentore.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

AMEN!

LETTURE

Prima Lettura
Fu elevato in alto sotto i loro occhi.
At 1,1-11

Dagli Atti degli Apostoli

     Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
     Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
     Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
     Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
     Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 46 (47)

R. Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. R.

Seconda Lettura
Raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
Ef 4,1-13

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

     Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
     Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
     A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose.
     Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
     Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.

Vangelo
Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Mc 16,15-20

Dal Vangelo secondo Marco

Dal Vangelo secondo Marco

     In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
     Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
     Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
     Parola del Signore.

APPROFONDIMENTI SULLA PAROLA

A. Comunità di BOSE

B. Paolo Curtaz, teologo biblico

C. don Luigi Verdi

PROFESSIONE DI FEDE

     CREDO simbolo degli Apostoli     

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.


CREDO niceno costantinopolitano

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo


PROFESSIONE BATTESIMALE DELLA FEDE

C. Fratelli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero della Pasqua di Cristo, siamo stati sepolti con Lui nella morte, per risorgere insieme a Lui a vita nuova.

Ora, proclamiamo la fede del nostro Battesimo, impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa Cattolica.

C Credete in Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
T Credo.

C Credete in Gesù Cristo,
suo unico figlio,
nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
mori e fu sepolto
è resuscitato dal morti
e siede alla destra del Padre?
T Credo.

C Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
e la vita eterna.
T Credo.

C Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberato dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia, in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna, nei secoli dei secoli.
T Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Il Signore Gesù, risorto da morte e asceso al cielo, chiede anche a noi, come ai primi discepoli, di essere sui testimoni in ogni luogo e circostanza della vita. Invochiamo il dono del suo Spirito per essere fedeli a questa missione:

  • Per tutta la Chiesa: «Perché state a guardare il cielo?»: la domanda degli angeli ai discepoli nel giorno dell’Ascensione, rassicuri ed esorti anche oggi tutti i cristiani, nell’impegno concreto al servizio del Vangelo, in attesa del Suo ritorno. Preghiamo.
  • In questa Giornata delle comunicazioni sociali, quanti svolgono compiti di responsabilità nella società, si adoperino per redigere un «trattato internazionale vincolante, che regoli lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale nelle sue molteplici forme», come scrive il Papa nel suo Messaggio. Preghiamo.
  • Per quanti soffrono a causa delle malattie: la speranza nel Cristo risorto allevi le sofferenze di chi vive nel dolore e rinvigorisca l’animo di quanti sono nella solitudine. Preghiamo.
  • Il Signore benedica, custodisca e accompagni sempre, ogni madre nel delicato compito educativo delle nuove generazioni, bisognoso di interventi legislativi utili ad armonizzare famiglia e lavoro. Preghiamo
  • Per noi qui presenti: «Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati»: scrive San Paolo nella lettura che abbiamo ascoltato. Sia questo l’orizzonte, entro cui vivere, anche per la nostra comunità. Preghiamo.

Dio Onnipotente, fragili e peccatori, non possiamo nulla senza il sostegno del Tuo Spirito: apri i nostri occhi e converti i nostri cuori per essere Tuoi ambasciatori di speranza. Per Cristo Nostro Signore. Amen

AVVISI

INVITO A FIRMARE PER LA CHIESA CATTOLICA (8perMille) e per la Fondazione Opera SS. Medici Bitonto (5perMille).

“Grazie ai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica – aggiunge – i territori delle diocesi e delle parrocchie che sono in Italia possono far tesoro di risorse che vanno a beneficio di tutti, indistintamente. Gli interventi spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà delle Caritas alle strutture educative, sportive e formative dei nostri Oratori; dagli interventi di restauro e valorizzazione delle nostre chiese al sostegno della missione dei sacerdoti”.

RACCOLTA ALIMENTARE

Domenica prossima 19 maggio, come ogni terza domenica del mese, ci sarà la raccolta alimentare a sostegno della Mensa dei poveri.
Occorrono in particolare latte, salsa, pasta, formaggio.


PELLEGRINAGGIO A NAPOLI
AI SANTI NAPOLETANI

Domenica 16 giugno ci recheremo in pellegrinaggio a Napoli, nella Chiesa ove è sepolto San Nunzio Sulprizio, il giovane operaio che ha inondato Napoli della sua fede robusta in Dio. ed in quella del medico santo San Giuseppe Moscati e di San Gennaro.
Presso la segreteria e sulle bacheche il foglio con il programma e le modalità di iscrizione.

ogni sabato dal 4/05
S. Messa serale ore 19
ogni domenica dal 5/05
SS. Messe serali
ore 17,30 e ore 19,00

SABATO 11 MAGGIO, vi proponiamo di scegliere tra:
1. Incontro delle famiglie con il biblista prof. Cesare Grasso sul tema: “famiglia quale vocazione?” . Alle ore 19 in sala polifunzionale.

2. Incontro con l’ex magistrato prof. Nicola Colaianni sul tema “Italia-Europa. Quale futuro per il bene comune?” Alle ore 17,30 presso l’Opera Anna De Renzio.

3. Veglia di preghiera per il superamento delle violenze di genere. Alle ore 20,00 nella Chiesa di San Francesco d’Assisi a Bari, Japigia.

SABATO 18 MAGGIO: SANTA MESSA CON TUTTI GLI OPERATORI PASTORALI, ALLA VIGILIA DELLA PENTECOSTE.




Il giornale dei poveri del Papa in distribuzione qui.
Clicca qui per vederlo in pdf.
Alla memoria del dott. RENATO BRUCOLI che è mancato questa mattina, sabato 27 aprile. Il Signore lo accolga nella sua festa!




  • Venerdì 8 marzo
  • Presiede l’Eucaristia S. E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca
  • La celebrazione eucaristica avrà luogo alle ore 18.30, e sarà preceduta dalla preghiera del Rosario alle ore 18.00.
  • Ci rechiamo a Bari un Cattedrale autonomamente. Qui in Basilica tutto regolare come ogni venerdì.

Carissimi fedeli tutti
cari operatori pastorali:
– catechisti di tutte le età e di tutte le forme
– animatori, in tutte le forme, della liturgia ed educatori della preghiera, corale
– animatori e volontari di qualsiasi servizio della carità e di aiuto alle persone in difficoltà (anche presso la Fondazione, soprattutto quanti vivono il loro impegno a seguito della loro appartenenza alla Comunità del Santuario; anche responsabili di Associazioni presenti in parrocchia)
– servi della comunione, nei servizi di collegamento e di coordinamento (es. Consigli parrocchiali)
– volontari delle mani e delle braccia, in parrocchia/santuario, per l’utilità comune.

Vi invito a questa preziosa esperienza, aiuto nel cammino della Quaresima, guidati dal Vicario Generale don Enrico D’Abbicco, allo scopo di offrire nuovamente e più fresca al Signore la nostra adesione di fede.
Sospenderemo tutte le altre attività pastorali (catechismo, prove di canti, etc….) per lasciare spazio sereno a questa iniziativa.
Vi attendo, uno ad uno.

In particolare mercoledì 28 febbraio, venerdì 1 marzo e sabato 2 marzo dalle ore 18,30 alle ore 21.
Ore 18,30: Santa MESSA
Ore 19,00: Incontro con mons. Enrico D’Abbicco, vicario Generale
Al termine incontri-preghiera.

L’OSSERVATORE DI STRADAfebbraio 2024
numero dedicato all’INCONTRO delle persone in difficoltà con il Papa, visto da loro stessi.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.
CLICCA QUI PER SCARICARE COPIA

DESIDERIAMO MANIFESTARE IMSIEME IL NOSTRO AFFETTO – IN CRISTO – A DON ROBERTO, CON IL DONO DELLA CASULA BIANCA PER LA SUA ORDINAZIONE, “L’ABITO DELLO SPOSO”.


L’OSSERVATORE DI STRADAgennaio 2024
numero dedicato alla CAREZZZA, vista dalle persone in difficoltà.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.




L’OSSERVATORE DI STRADAdicembre 2023
numero dedicato alla BELLEZZA, vista dalle persone in difficoltà.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.

CLICCA QUI PER SCARICARE COPIA


RENDICONTO GENERALE DESTINAZIONE 8XMILLE

Cliccando sul PRIMO RIGO, troverete il rendiconto generale delle destinazioni dell’8xmille assegnate alla Chiesa cattolica.
Migliaia di interventi per la carità e la pastorale a livello nazionale e nelle 226 diocesi italiane, per i progetti caritativi e umanitari nei paesi in via di sviluppo e per il sostentamento dei sacerdoti diocesani impegnati nelle nostre parrocchie o in missione nei paesi poveri.

COMPLEMENTI

Le parole “battesimo” e “battezzare” derivano dal greco (βάπτισμα, βαπτίζειν), dove la radice corrispondente indica “immergere nell’acqua“. In effetti il battesimo simboleggia il seppellimento dell’uomo “vecchio” nella morte di Cristo per la rinascita dell’uomo nuovo in Cristo.

MANGIATOIA
Tre volte in questo capitolo Luca nomina la mangiatoia in cui viene adagiato Gesù. Tanti sono i riferimenti messianici e regali che questo capitolo offre. Gesù è il nuovo Davide ed il nuovo re del mondo in antitesi a Cesare Augusto. La mangiatoia ci dice che Gesù è il Sostentamento del mondo
FASCE
Le fasce sono le insegne dell’ umanità. Un bambino vero è venuto al mondo. Come il libro della Sapienza 7,4 ci ricorda del re Salomone suo predecessore sul trono di Davide
PASTORI
Anche un richiamo al pastorello Davide, ma ancora più agli ultimi del mondo a cui Luca indirizza il suo vangelo. A loro come a Maria viene annunciata la Gioia dell’ irruzione di Dio nel mondo e nel nostro tempo.

Il deserto, luogo inospitale dove è difficile dimorare a lungo, luogo dell’essenzialità, come mostra anche l’abbigliamento e il nutrimento di Giovanni (v. 6). Luogo in cui è possibile scendere in profondità in se stessi e nel senso del proprio cammino.

Il deserto nella Bibbia, anche quando rappresenta un’esperienza positiva, è sempre una tappa provvisoria.
L’esperienza del deserto segna il cammino di fede che il popolo, liberato dalla schiavitù egiziana, deve percorrere, per raggiungere la terra promessa, fidandosi di Dio.

SLEGARE I LACCI DEI SANDALI

L’atto dello slegare i sandali è da associare allo scioglimento di un legame e in particolare di quel vincolo del parente maschio, più vicino alla donna rimasta vedova senza figli, che egli era tenuto a sposare per dare una discendenza al fratello morto. Si tratta della legge del levirato (Dt 25,5-10), dalla quale ci si poteva svincolare appunto con il gesto del sandalo, con cui si “cedevano” ad altri i diritti di proprietà sulla donna – come è il caso di Rut 4,7-8.

Giovanni dice di Gesù: viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Un’espressione ebraica che vuol dire: io non sono il tuo sposo, però c’è uno che ti sposerà, che ti vuole rendere fecondo. Gesù Cristo è lo Sposo e avvertirete questa unione, questa profondità, questa gioia, questo piacere.


EZECHIELE
Nato a Gerusalemme intorno al 627 avanti Cristo viene deportato in Babilonia all’ età di 25 anni. Lui che era di famiglia sacerdotale diviene un dei profeti maggiori di Israele.E’ il profeta dello Spirito Santo.Storicamente Ezechiele ha contribuito assai alla formazione dell’Israele nuovo, purificato nel crogiolo dell’esilio.

CORINTO
Al tempo dell’apostolo Paolo, Corinto – in Grecia, era una città cosmopolita, socialmente stratificata e con una forte presenza di schiavi. Era imperniata sugli interessi commerciali.
Durante il suo secondo viaggio missionario, l’apostolo Paolo da Atene giunse a Corinto intorno al 50 d.C. Paolo predicò dapprima ogni sabato nella sinagoga. In seguito si rivolse a coloro che non erano ebrei: molti si convertirono.


TALENTI

Un talento equivale alla paga di vent’anni. Quindi il servo che ne riceve cinque, di talenti, ha un capitale da gestire di oltre due milioni degli attuali euro.

Diversamente dal significato comune, la parabola di oggi non considera i talenti come delle capacità innate ricevute da Dio, ma come i doni che i discepoli devono custodire e vivificare in attesa del ritorno del Signore nella pienezza dei tempi. La parabola è molto chiara, al riguardo, i talenti vengono dati «a ciascuno secondo la sua capacità» (Mt 25,15).

Nel tempo dell’attesa i servi, cioè noi, sono chiamati a custodire e a far fruttare i talenti, le mine, che il Signore ha loro consegnato: il vangelo, lo Spirito, la comunità, il potere di curare, consolare, perdonare, riconciliare…

Non sono cose da poco, quelle che il Signore ci affida, ma molto preziose!


FILATTERI
Ciascuna delle strisce di pergamena (in ebraico tĕfillīn, «preghiere») recanti iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano chiuse in capsule di cuoio e legate con cinghie al braccio sinistro e al capo durante la preghiera mattutina feriale. L’uso trae origine dall’interpretazione letterale della raccomandazione biblica (Esodo 13, 9 e 16; Deuteronomio 6, 8; 11, 18) di legare le parole divine come segno sul braccio e ricordo tra gli occhi.

Le frange. La loro funzione era simile a quella dei filatteri. Si trattava di fiocchi sfrangiati che ogni israelita portava ai quattro angoli della sua veste, anche qui per osservare alla lettera il testo di Nm 15,38: “Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola… quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica». Allargare i filatteri e allungare le frange voleva dire renderli il più visibili possibile perché non sfuggissero alla vista del pubblico e chi lo portava venisse lodato.


RABBI’:
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, “maestro”, e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: quindi “mio maestro”

RABBI’ NICODEMO che andò a trovare Gesù, divenendone discepolo sotto la croce.

Alberto Avraham Sermoneta, Rabbino Capo di Bologna dal 1997.