CORPUS DOMINI

2 giugno 2024

MESSA PREGHIERE

  1. Introduzione
  2. LETTURE
  3. CREDO Professione di fede
  4. Preghiera dei fedeli
  5. Avvisi
INTRODUZIONE

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, all’inizio di questa eucaristia chiediamo il dono della purificazione dei desideri del nostro cuore e apriamoci ad accogliere il perdono divino.

–Signore, che nutri il tuo popolo con il pane di vita eterna, Kýrie, eléison! Kyrie, eléison.

–Cristo, che hai versato il tuo sangue sulla croce per purificarci dalle opere di morte, Christe, eléison! Christe, eléison!

–Signore, che ci fai pregustare i doni del cielo, Kýrie, eléison! Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

GLORIA A DIO
nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo,
ti benediciamo,
ti adoriamo,
ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio,
Re del cielo,
Dio Padre Onnipotente,
Signore Figlio unigenito Gesù Cristo,
Signore Dio,
Agnello di Dio,
Figlio del Padre
Tu che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi,
Tu che togli i peccati del mondo
accogli la nostra supplica,
Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi,
perchè Tu solo il Santo,
Tu solo il Signore,
Tu solo l’Altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre.
Amen.


PREGHIAMO

Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato
il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero
del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi
i benefici della redenzione.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre.

Oppure.

Signore, che ci hai radunati
intorno al tuo altare
per offrirti il sacrificio
della nuova alleanza,
purifica i nostri cuori,
perché alla cena dell’Agnello
possiamo pregustare la Pasqua eterna
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

AMEN!

LETTURE

Prima Lettura
Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.

Dal libro dell’Èsodo
Es 24,3-8

     In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
     Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
     Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
     Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 115 (116)

Alzerò il calice della salvezza
e invocherò
il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore. R.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene. R.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo. R.

Seconda Lettura
Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 9,11-15

     Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
     Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
     Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.
     Parola di Dio.

SEQUENZA
[facoltativa, qui o come meditazione dopo la Comunione]

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nùtrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo,
nella gioia dei tuoi santi.
AMEM!

Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. (Gv 6,51)

Vangelo
Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 14,12-16.22-26

     Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
     Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
     I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
     Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
     Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
     Parola del Signore.

APPROFONDIMENTI SULLA PAROLA

Carlo Acutis

L’Eucarestia è la mia autostrada per il cielo

A. Comunità di BOSE

B. Paolo Curtaz, teologo biblico

C. don Luigi Verdi

D. padre Fernando Armellini

PROFESSIONE DI FEDE

     CREDO simbolo degli Apostoli     

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.


CREDO niceno costantinopolitano

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo


PROFESSIONE BATTESIMALE DELLA FEDE

C. Fratelli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero della Pasqua di Cristo, siamo stati sepolti con Lui nella morte, per risorgere insieme a Lui a vita nuova.

Ora, proclamiamo la fede del nostro Battesimo, impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa Cattolica.

C Credete in Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
T Credo.

C Credete in Gesù Cristo,
suo unico figlio,
nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
mori e fu sepolto
è resuscitato dal morti
e siede alla destra del Padre?
T Credo.

C Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
e la vita eterna.
T Credo.

C Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberato dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia, in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna, nei secoli dei secoli.
T Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI

Oggi la Chiesa celebra il dono più grande che il Figlio di Dio abbia fatto agli uomini, l’eucaristia, nella quale «si riceve Cristo, l’anima viene ricolma di grazia e ci è dato il pegno della gloria futura» (SC n. 47). Grati di questa vocazione, supplichiamo:

Per tutta la Chiesa: tutti i fedeli «esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa.» (SC n. 2). Preghiamo.

Per quanti svolgono compiti di responsabilità nella società: la testimonianza dei cristiani incida nella società, per creare una società sempre più inclusiva e accogliente. Preghiamo.

Per quanti soffrono a causa delle malattie e dei conflitti: ogni sofferenza umana riceva speranza e consolazione dal mistero eucaristico, nel quale «vengono resi presenti la vittoria [di Cristo] e il trionfo della sua morte». (SC n. 6). Preghiamo.

Per l’Italia, nella Festa della Repubblica: memore dei sacrifici delle passate generazioni, abbia cura e accresca le proprie conquiste civili e democratiche, mediante la partecipazione di tutti alla vita del Paese e dell’Europa. Preghiamo.

Per noi qui presenti: quanti altri bambini e bambine sono arrivati a questa Mensa con le prime comunioni! La partecipazione al banchetto eucaristico ridoni slancio, fervore e creatività per vivere a servizio del Vangelo. Preghiamo.

«Senza la domenica non possiamo vivere», dissero i cristiani di Abitène prima di essere martirizzati per la loro fede. Fa’ di noi Signore tuoi autentici imitatori, perché il dono infinito del Tuo Corpo e del Tuo Sangue trasformi tutta la nostra vita in un’offerta d’amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN!

AVVISI

Domenica 2 giugno, celebrazione cittadina del CORPUS DOMINI:
ore 18,00 S. Messa in Cattedrale, a seguire PROCESSIONE EUCARISTICA.
I bambini della Prima Comunione possono partecipare accompagnati dai genitori e/o dai loro catechisti.

500 ANNI
per il Monastero delle Vergini a Bitonto




22 maggio, ore 19: La Sacra immagine arriva presso la Casa di Riposo Villa Giovanni XXIII

23 maggio, ore 18: S. Messa presso la Casa di Riposo e breve processione verso l”Hospice A. Marena.

23 maggio, ore 19,15: Arrivo presso l’Hospice – preghiera del Santo Rosario.

23 maggio, ore 20,15: Arrivo presso la Basilica Santuario SS. Medici – accoglienza solenne.

24 maggio: ore 12. Recita dell’Angelus. Confessioni. Ore 17,45 S. Rosario. Ore 18,30: S. Messa con predicazione.

25 maggio: ore 12. Recita dell’Angelus. Confessioni. Ore 18,15 S. Rosario. Ore 19,00: Messa con predicazione.

26 maggio ore 6.00: S. Messa in Piazza XXVI Maggio 1734 per celebrare la liberazione miracolosa della Città di Bitonto.


Scarica pdf

INVITO A FIRMARE PER LA CHIESA CATTOLICA (8perMille) e per la Fondazione Opera SS. Medici Bitonto (5perMille).

“Grazie ai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica – aggiunge – i territori delle diocesi e delle parrocchie che sono in Italia possono far tesoro di risorse che vanno a beneficio di tutti, indistintamente. Gli interventi spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà delle Caritas alle strutture educative, sportive e formative dei nostri Oratori; dagli interventi di restauro e valorizzazione delle nostre chiese al sostegno della missione dei sacerdoti”.



RACCOLTA ALIMENTARE

Domenica prossima 19 maggio, come ogni terza domenica del mese, ci sarà la raccolta alimentare a sostegno della Mensa dei poveri.
Occorrono in particolare latte, salsa, pasta, formaggio.


PELLEGRINAGGIO A NAPOLI
AI SANTI NAPOLETANI

Domenica 16 giugno ci recheremo in pellegrinaggio a Napoli, nella Chiesa ove è sepolto San Nunzio Sulprizio, il giovane operaio che ha inondato Napoli della sua fede robusta in Dio. ed in quella del medico santo San Giuseppe Moscati e di San Gennaro.
Presso la segreteria e sulle bacheche il foglio con il programma e le modalità di iscrizione.

ogni sabato dal 4/05
S. Messa serale ore 19
ogni domenica dal 5/05
SS. Messe serali
ore 17,30 e ore 19,00

SABATO 11 MAGGIO, vi proponiamo di scegliere tra:
1. Incontro delle famiglie con il biblista prof. Cesare Grasso sul tema: “famiglia quale vocazione?” . Alle ore 19 in sala polifunzionale.

2. Incontro con l’ex magistrato prof. Nicola Colaianni sul tema “Italia-Europa. Quale futuro per il bene comune?” Alle ore 17,30 presso l’Opera Anna De Renzio.

3. Veglia di preghiera per il superamento delle violenze di genere. Alle ore 20,00 nella Chiesa di San Francesco d’Assisi a Bari, Japigia.

SABATO 18 MAGGIO: SANTA MESSA CON TUTTI GLI OPERATORI PASTORALI, ALLA VIGILIA DELLA PENTECOSTE.




Il giornale dei poveri del Papa in distribuzione qui.
Clicca qui per vederlo in pdf.
Alla memoria del dott. RENATO BRUCOLI che è mancato questa mattina, sabato 27 aprile. Il Signore lo accolga nella sua festa!




  • Venerdì 8 marzo
  • Presiede l’Eucaristia S. E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca
  • La celebrazione eucaristica avrà luogo alle ore 18.30, e sarà preceduta dalla preghiera del Rosario alle ore 18.00.
  • Ci rechiamo a Bari un Cattedrale autonomamente. Qui in Basilica tutto regolare come ogni venerdì.

Carissimi fedeli tutti
cari operatori pastorali:
– catechisti di tutte le età e di tutte le forme
– animatori, in tutte le forme, della liturgia ed educatori della preghiera, corale
– animatori e volontari di qualsiasi servizio della carità e di aiuto alle persone in difficoltà (anche presso la Fondazione, soprattutto quanti vivono il loro impegno a seguito della loro appartenenza alla Comunità del Santuario; anche responsabili di Associazioni presenti in parrocchia)
– servi della comunione, nei servizi di collegamento e di coordinamento (es. Consigli parrocchiali)
– volontari delle mani e delle braccia, in parrocchia/santuario, per l’utilità comune.

Vi invito a questa preziosa esperienza, aiuto nel cammino della Quaresima, guidati dal Vicario Generale don Enrico D’Abbicco, allo scopo di offrire nuovamente e più fresca al Signore la nostra adesione di fede.
Sospenderemo tutte le altre attività pastorali (catechismo, prove di canti, etc….) per lasciare spazio sereno a questa iniziativa.
Vi attendo, uno ad uno.

In particolare mercoledì 28 febbraio, venerdì 1 marzo e sabato 2 marzo dalle ore 18,30 alle ore 21.
Ore 18,30: Santa MESSA
Ore 19,00: Incontro con mons. Enrico D’Abbicco, vicario Generale
Al termine incontri-preghiera.

L’OSSERVATORE DI STRADAfebbraio 2024
numero dedicato all’INCONTRO delle persone in difficoltà con il Papa, visto da loro stessi.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.
CLICCA QUI PER SCARICARE COPIA

DESIDERIAMO MANIFESTARE IMSIEME IL NOSTRO AFFETTO – IN CRISTO – A DON ROBERTO, CON IL DONO DELLA CASULA BIANCA PER LA SUA ORDINAZIONE, “L’ABITO DELLO SPOSO”.


L’OSSERVATORE DI STRADAgennaio 2024
numero dedicato alla CAREZZZA, vista dalle persone in difficoltà.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.




L’OSSERVATORE DI STRADAdicembre 2023
numero dedicato alla BELLEZZA, vista dalle persone in difficoltà.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.

CLICCA QUI PER SCARICARE COPIA


RENDICONTO GENERALE DESTINAZIONE 8XMILLE

Cliccando sul PRIMO RIGO, troverete il rendiconto generale delle destinazioni dell’8xmille assegnate alla Chiesa cattolica.
Migliaia di interventi per la carità e la pastorale a livello nazionale e nelle 226 diocesi italiane, per i progetti caritativi e umanitari nei paesi in via di sviluppo e per il sostentamento dei sacerdoti diocesani impegnati nelle nostre parrocchie o in missione nei paesi poveri.

COMPLEMENTI

Le parole “battesimo” e “battezzare” derivano dal greco (βάπτισμα, βαπτίζειν), dove la radice corrispondente indica “immergere nell’acqua“. In effetti il battesimo simboleggia il seppellimento dell’uomo “vecchio” nella morte di Cristo per la rinascita dell’uomo nuovo in Cristo.

MANGIATOIA
Tre volte in questo capitolo Luca nomina la mangiatoia in cui viene adagiato Gesù. Tanti sono i riferimenti messianici e regali che questo capitolo offre. Gesù è il nuovo Davide ed il nuovo re del mondo in antitesi a Cesare Augusto. La mangiatoia ci dice che Gesù è il Sostentamento del mondo
FASCE
Le fasce sono le insegne dell’ umanità. Un bambino vero è venuto al mondo. Come il libro della Sapienza 7,4 ci ricorda del re Salomone suo predecessore sul trono di Davide
PASTORI
Anche un richiamo al pastorello Davide, ma ancora più agli ultimi del mondo a cui Luca indirizza il suo vangelo. A loro come a Maria viene annunciata la Gioia dell’ irruzione di Dio nel mondo e nel nostro tempo.

Il deserto, luogo inospitale dove è difficile dimorare a lungo, luogo dell’essenzialità, come mostra anche l’abbigliamento e il nutrimento di Giovanni (v. 6). Luogo in cui è possibile scendere in profondità in se stessi e nel senso del proprio cammino.

Il deserto nella Bibbia, anche quando rappresenta un’esperienza positiva, è sempre una tappa provvisoria.
L’esperienza del deserto segna il cammino di fede che il popolo, liberato dalla schiavitù egiziana, deve percorrere, per raggiungere la terra promessa, fidandosi di Dio.

SLEGARE I LACCI DEI SANDALI

L’atto dello slegare i sandali è da associare allo scioglimento di un legame e in particolare di quel vincolo del parente maschio, più vicino alla donna rimasta vedova senza figli, che egli era tenuto a sposare per dare una discendenza al fratello morto. Si tratta della legge del levirato (Dt 25,5-10), dalla quale ci si poteva svincolare appunto con il gesto del sandalo, con cui si “cedevano” ad altri i diritti di proprietà sulla donna – come è il caso di Rut 4,7-8.

Giovanni dice di Gesù: viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Un’espressione ebraica che vuol dire: io non sono il tuo sposo, però c’è uno che ti sposerà, che ti vuole rendere fecondo. Gesù Cristo è lo Sposo e avvertirete questa unione, questa profondità, questa gioia, questo piacere.


EZECHIELE
Nato a Gerusalemme intorno al 627 avanti Cristo viene deportato in Babilonia all’ età di 25 anni. Lui che era di famiglia sacerdotale diviene un dei profeti maggiori di Israele.E’ il profeta dello Spirito Santo.Storicamente Ezechiele ha contribuito assai alla formazione dell’Israele nuovo, purificato nel crogiolo dell’esilio.

CORINTO
Al tempo dell’apostolo Paolo, Corinto – in Grecia, era una città cosmopolita, socialmente stratificata e con una forte presenza di schiavi. Era imperniata sugli interessi commerciali.
Durante il suo secondo viaggio missionario, l’apostolo Paolo da Atene giunse a Corinto intorno al 50 d.C. Paolo predicò dapprima ogni sabato nella sinagoga. In seguito si rivolse a coloro che non erano ebrei: molti si convertirono.


TALENTI

Un talento equivale alla paga di vent’anni. Quindi il servo che ne riceve cinque, di talenti, ha un capitale da gestire di oltre due milioni degli attuali euro.

Diversamente dal significato comune, la parabola di oggi non considera i talenti come delle capacità innate ricevute da Dio, ma come i doni che i discepoli devono custodire e vivificare in attesa del ritorno del Signore nella pienezza dei tempi. La parabola è molto chiara, al riguardo, i talenti vengono dati «a ciascuno secondo la sua capacità» (Mt 25,15).

Nel tempo dell’attesa i servi, cioè noi, sono chiamati a custodire e a far fruttare i talenti, le mine, che il Signore ha loro consegnato: il vangelo, lo Spirito, la comunità, il potere di curare, consolare, perdonare, riconciliare…

Non sono cose da poco, quelle che il Signore ci affida, ma molto preziose!


FILATTERI
Ciascuna delle strisce di pergamena (in ebraico tĕfillīn, «preghiere») recanti iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano chiuse in capsule di cuoio e legate con cinghie al braccio sinistro e al capo durante la preghiera mattutina feriale. L’uso trae origine dall’interpretazione letterale della raccomandazione biblica (Esodo 13, 9 e 16; Deuteronomio 6, 8; 11, 18) di legare le parole divine come segno sul braccio e ricordo tra gli occhi.

Le frange. La loro funzione era simile a quella dei filatteri. Si trattava di fiocchi sfrangiati che ogni israelita portava ai quattro angoli della sua veste, anche qui per osservare alla lettera il testo di Nm 15,38: “Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola… quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica». Allargare i filatteri e allungare le frange voleva dire renderli il più visibili possibile perché non sfuggissero alla vista del pubblico e chi lo portava venisse lodato.


RABBI’:
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, “maestro”, e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: quindi “mio maestro”

RABBI’ NICODEMO che andò a trovare Gesù, divenendone discepolo sotto la croce.

Alberto Avraham Sermoneta, Rabbino Capo di Bologna dal 1997.